Moncler e Arcade: il Potere Trasformativo dell’IA nel Lusso

L’avvento degli strumenti di intelligenza artificiale generativa non smette di aprire nuovi orizzonti alla creatività umana, offrendo a chiunque – non solo ai professionisti del settore – la possibilità di esplorare nuove soluzione creative, dando poi effettiva concretezza alle proprie idee. Qutto questo grazie a strumenti – come Runway, Midjourney e Stable Diffusion, che consentono di generare un’ampia gamma di design partendo da input testuali, aprendo la strada a nuove forme di espressione artistica e a una maggiore personalizzazione.

In entrambi i casi qui presi in esame – Lulu Li x Moncler e Arcade – l’IA si pone non come sostituto ma come un collaboratore creativo, capace di tradurre concetti astratti in immagini, suggerire varianti di design e facilitare la sperimentazione con forme, colori e materiali.

Moncler e l’IA: una collaborazione innovativa con Lulu Li

La recentissima collaborazione 🔍 tra Moncler e l’artista cinese Lulu Li rappresenta un esempio significativo di come l’intelligenza artificiale stia trasformando il processo creativo nel design del capo d’abbigliamento.

Lulu Li Photo: Courtesy of Moncler

Li, fondatrice dello studio di design Didelidi, ha iniziato a sperimentare con strumenti di IA generativa – Runway e Midjourney in particolare – già dal 2020/2021 per creare diverse collezioni digitali.

I remember seeing the first generative images come out — they were fantastical, like they came out of fairytales. And I felt that aesthetic was getting a little tiring. So I started playing around, trying to simulate the steps of putting together a fashion collection — the clothes, the lookbook shots, the runway… I think that was actually an interesting angle because it also has a very practical application — you can literally see what the final product would look like on the runway.

[Kotsoni E., Style vs craft: Turning AI designs into IRL clothes, VOGUE Business, 24 Ottobre 2024

Il suo lavoro creativo attira l’attenzione di Moncler nell’estate del 2023. Inizialmente scettica, Li accetta poi la sfida di trasformare i suoi design virtuali in capi d’abbigliamento reali grazie al supporto del team tecnico di Moncler altamente specializzato.

I was also sceptical because I am not in fashion — I don’t actually have the training to make garments. But they said they had a big team to help with that. And that’s how it started.

[Kotsoni E., Style vs craft: Turning AI designs into IRL clothes, VOGUE Business, 24 Ottobre 2024

Ha raccontato Li in un’intervista a Vogue.

La collaborazione ha portato alla creazione di una capsule collection composta da piumini, un gilet e una serie di capi “city-ready”. Il processo, come spiegato da Li, ha richiesto un’attenta selezione dei design e un adattamento alla realtà produttiva.

we had to work out how much each padding should weigh. How big the cushion should be. What material, and so on. Which was very technical […][Kotsoni E., Style vs craft: Turning AI designs into IRL clothes, VOGUE Business, 24 Ottobre 2024

La collezione, presentata per la prima volta a Shanghai durante l’evento “Moncler: City of Genius“, è stata poi lanciata nei negozi Moncler in Cina e a livello globale a partire dal 28 ottobre.

L’elemento di punta della collezione – e anche il più sorprendente – è un imponente abito a piumino color crema, disponibile in esclusiva da Harrods e presentato in una spettacolare stanza esagonale con pareti a specchio, pensata appositamente per creare un incantevole effetto di rifrazione.

Lulu Li's Genius Collection. Video: Courtesy of Moncler

L’esperienza di Arcade con l’IA: Dall’idea digitale al gioiello reale

Arcade, una startup fondata da Mariam Naficy, si propone di rivoluzionare il mondo della gioielleria offrendo ai clienti la possibilità di creare e acquistare gioielli personalizzati utilizzando l’intelligenza artificiale, grazie all’efficacia del claim “turn your thoughts into things“.

L’idea, come spiega la founder del brend, è nata dall’osservazione del crescente interesse per le immagini generate da software di IA come Midjourney e Dall-E:

Once I started seeing Midjourney and Dall-E images come out, I thought people are going to want to own those things.

[Bain M., The Start-Up Turning AI Designs Into Real Products, BOF, 30 Ottobre 2024

 

Arcade utilizza una combinazione di modelli open-source, tra cui Midjourney e Stable Diffusion, per consentire agli utenti di generare design di gioielli partendo da semplici descrizioni testuali o addirittura da immagini provenienti dalla galleria del proprio smartphone.

Inoltre, l’azienda ha dovuto affrontare il problema della determinazione del prezzo e delle dimensioni dei gioielli generati dall’IA, implementando algoritmi specifici per calcolare questi parametri in base al design e ai materiali scelti.

Per la produzione, Arcade si affida a una rete di artigiani e piccoli laboratori in diverse parti del mondo, selezionati in base alla loro specializzazione e capacità di realizzare i diversi tipi di gioielli.

Forza e Fragilità dell’IA Generativa nella Moda: Due Esperienze a Confronto

L’utilizzo di strumenti di AI generativa nel processo creativo della moda, anche da parte di non professionisti, offre un incredibile ventaglio di opportunità, ma anche di sfide consistenti.

Nessun limite – o quasi – all’immaginazione

Le esperienze di Lulu Li con Moncler e di Arcade_ai mettono in luce le due facce di una stessa medaglia. Da un lato, abbiamo un punto di forza indiscusso: la capacità dell’IA di democratizzare la creazione, permettendo a chiunque [n.d.a. a chiunque abbia almeno una spiccata digital attitude] di dar vita alle proprie idee. In questa direzione, come sottolineato da Mariam Naficy, fondatrice di Arcade, le persone avrebbero iniziato a desiderare oggetti frutto della collaborazione tra la loro creatività e gli algoritmi di intelligenza artificiale enerativa. Software come Runway, Midjourney e Stable Diffusion agevolano questo proecesso e consentono di generare innumerevoli varianti di design partendo da semplici input testuali o visuali, aprendo la strada alla sperimentazione e alla personalizzazione.

Le allucinazioni dell’IA: quando la creatività incontra i limiti della realtà

Le “allucinazioni” dell’intelligenza artificiale, termine utilizzato anche dall’artista Lulu Li durante la sua esperienza di collaborazione con Moncler, descrivono un fenomeno che si verifica quando i sistemi di IA generativa producono output imprevisti o irrealizzabili. In sostanza, si tratta di errori commessi dall’IA a causa di informazioni incomplete, inaccurate o male interpretate.

Un chiaro esempio di allucinazione è la creazione di dettagli impossibili in un design, come elementi privi di funzionalità o che violano le leggi della fisica. Lulu Li ha incontrato questo problema durante la creazione della sua collezione per Moncler. Alcuni design generati presentavano infatti dettagli esteticamente interessanti ma completamente privi di una chiara applicazione pratica

For example, there was a piece hanging from the jackets in one of the images and it looked really good. But it had no real application — I didn’t know what it was. So it was interesting working to figure it out — adjust it, maybe remove it — and still keep the look.

[Kotsoni E., Style vs craft: Turning AI designs into IRL clothes, VOGUE Business, 24 Ottobre 2024

L’esperienza di Arcade mette in luce la medesima problematica legata alle allucinazioni: la difficoltà di tradurre un’immagine generata dall’IA in un prodotto reale. Per evitare la creazione di gioielli irrealizzabili, Arcade ha dovuto addestrare la sua IA affinché producesse design tecnicamente validi, implementando sistemi di controllo per la dimensione, il peso e il prezzo dei gioielli.

Infine, l’ultimo aspetto davvero cruciale è quello relativo al ruolo del gusto personale e dello stile. L’IA fornisce sì gli strumenti, ma la visione creativa e la selezione finale spettano solo e soltanto al designer, sia esso professionista o amatoriale. Come afferma Lulu Li

You end up wondering: is AI thinking? Or does it look like it’s thinking? Is it providing answers based on information already baked in it or is it going off on a tangent to give you another open possibility?

But fundamentally, it’s not sentient. It doesn’t have self-awareness. These kinds of tools give you almost infinite choices in latent, mathematical space. And sure, you can explore that. […] But personal taste really comes into play, and there’s an incredible amount of choosing that the artist needs to do there.

[Kotsoni E., Style vs craft: Turning AI designs into IRL clothes, VOGUE Business, 24 Ottobre 2024

L’IA non sostituisce dunque il talento umano, lo amplifica, offrendo un’infinità di possibilità da esplorare e plasmare. La sinergia tra uomo e macchina è quindi la chiave per sfruttare appieno il potenziale dell’IA generativa, nella moda, così come in ogni altro ambito creativo.

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